Sveglia presto (verso le 6:00) perchè il viaggio che ci aspetta è lungo. Prima tappa: Sequoia National Park. Arriviamo giusto in tempo per non farci un’ora di coda causa lavori in corso: la strada asfaltata dentro il parco in gran parte franata e viene quindi aperta a sensi alternati ogni ora. Fortunatamente ce la caviamo con solo pochi minuti di attesa. La strada nel parco è lunga e le sequoie immense, decidiamo quindi di viaggiare in versione ‘scoperta’ per poterle ammirare per intero. C’è anche il tempo per un giretto al piccolo museo e per visitare la sequoia più grossa al mondo ribattezzata Generale Sherman. Ripartenza verso le 3:00 senza aver però tralasciato di scattare qualche foto di rito (a dire il vero ‘qualche’ è un po’ troppo riduttivo). Ad ogni modo riprendiamo l’auto e dopo una breve sosta per comprare un po’ di frutta fresca (gigante come tutte le cosa in America) imbocchiamo nuovamente l’autostrada. All’avvicinarsi di San Francisco ci aspetta però una brutta sorpresa: una cupe nube avvolge la città. E infatti, passato il ponte, ci ritroviamo in un nebbione. Ancora peggio arrivati in hotel perchè scesi dall’auto scopriamo anche il vento freddo che accompagna sempre questa città. Oramai la giornata è finita, giusto il tempo di una doccia e usciamo a mangiare. Altra stack house & seefood perchè oramai la Samy ha definitivamente abolito i fast food. Ottimo però il salmone grigliato scelto da entrambi. Come dolce Picken Pie: buonissimo come tutti i dolci targati USA anche se sicuramente iper calorico!